Diciotto nuovi studenti alla Scuola Edile di Rovigo – Assistedil

Nei due corsi professionalizzanti non solo teoria e tanta pratica ma anche regole certe per diventare l’elite delle costruzioni.

Primo giorno in classe anche per gli studenti della Scuola Edile di Rovigo. Tra emozione e presentazioni
anche i 18 nuovi studenti iscritti al primo anno della scuola professionale di Assistedil, hanno inziato ad
ambientarsi.
La scuola edile di Rovigo conquista sempre maggiori consensi, segno che l’interesse verso il mondo delle
costruzioni, l’attenzione al raggiungimento di una qualifica professionale immediatamente spendibile nel
mondo del lavoro, e l’acquisizione di valori etici rilevanti sono i veri pilastri attorno cui si muovono gli
interessi delle giovani generazioni e delle loro famiglie.

I 18 nuovi iscritti hanno incontrato per la prima volta professori e compagni, prendendo confidenza con la
doppia anima della scuola che hanno scelto: teorica e pratica.

L’impegno del corpo docenti, anche quest’anno, sarà infatti rivolto sia all’insegnamento delle materie
teoriche importanti per formare gli studenti, sia di quelle pratiche, indispensabili per il loro futuro ingresso nel mondo del lavoro.
L’obiettivo di Assistedil, infatti, è di trasferire agli studenti che scelgono il corso per diventare operatore edile o quello per diventare operatore di impianti termo-idraulici, tutte le nozioni che potranno servire loro nell’affrontare ogni singolo momento di attività professionale.

Non a caso il motto di Assistedil è “imparare facendo”.

La figura dell’operatore attivo nel mondo delle costruzioni si è profondamente evoluto nel tempo, tanto da diventare oggi, una delle professioni più ricercate sul mercato. Digitalizzazione, tecniche innovative di
restauro e di costruzione, scelta dei materiali più idonei. Sono tante le novità che ogni giorno interessano il Sistema Casa e i nuovi operatori non possono farsi trovare impreparati.

“La scuola ci aiuta a farci ragionare” sottolinea Paolo Ghiotti, Presidente di Assistedil. “La nostra scuola,
oltre ad avere un carattere formativo, è estremamente professionalizzate e vive a 360° la necessità di
essere camaleontica: si confronta infatti con le esigenze del mondo del lavoro e assolve il compito di
costruire il domani. La scuola ha il dovere di formare i ragazzi anche da un punto di vista etico e
comportamentale: prima di essere bravi imprenditori e operatori qualificati dobbiamo insegnare loro ad
essere dei bravi uomini. L’auspicio è che questa nostra scuola, che sta segnalando dati positivi di crescita, continui su questa strada. Vogliamo che i nostri studenti diventino l’elite per costruire un mondo migliore”conclude Paolo Ghiotti.

Educare quindi ma anche formare.

“È importante per la nostra provincia avere una scuola nell’edilizia” dice Rizzieri Lauro Biolcati,
Vicepresidente di Assistedil. “Dopo il periodo difficile vissuto dal settore durante la crisi degli anni
precedenti, oggi i dati del settore sono in crescita e la cosa che mi piace sottolineare è che il 95% dei nostri studenti trova lavoro entro 3 mesi dall’ottenimento della qualifica. Questo perché abbiamo sempre un occhio alle evoluzioni del mercato e del mondo delle costruzioni. Oggi, ad esempio, non possiamo pensare solo a costruire ma dobbiamo guardare anche alla riqualificazione e al recupero degli immobili esistenti”.

Alle voci dei neo elettici vertici di Assistedil, si unisce quella di Nicola Raisi, Direttore della Scuola Edile
Rovigo, che pone l’accento sull’importanza del trasferimento dei valori alle giovani generazioni.
“Gli iscritti ai nostri due corsi aumentano anche perché siamo molto attenti a ciò che insegniamo ai nostri
studenti: da noi, ad esempio, il cellulare è bandito perché vogliamo invitare i ragazzi a socializzare tra di
loro e a costruire lo spirito di squadra. Non a caso, durante i due intervalli, posso usufruire del campo da
calcio e di quello da pallavolo, facendo attività fisica e amicizia. Non solo: per imprimere in loro le regole più importati di qualsiasi stile di vita rispettabile, premiamo la puntualità e la frequenza, oltre all’impegno. Per questo abbiamo sviluppato delle borse di studio a favore di chi si comporta in modo rispettoso delle regole e dell’ambiente che frequenta” conclude Nicola Raisi, Direttore della Scuola Edile di Rovigo.
Il secondo giorno di scuola è appena iniziato ma gli studenti della Scuola Edile di Rovigo hanno già capito di aver iniziato la strada verso un futuro ricco di soddisfazioni.

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sui nostri corsi

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  • Quali sono gli obiettivi dei due percorsi formativi scolastici?

    La nostra missione è formare i professionisti del futuro. Per questo puntiamo molto sul mix tra teoria e pratica: oltre alle ore in aula, garantiamo ad ogni studente tirocini in azienda, durante i quali possono acquisire nuove conoscenze e aumentare le proprie competenze, affiancati da tutor esperti e specializzati.

  • Che qualifica potrò ottenere alla fine dei tre anni di scuola?

    La Scuola Edile di Rovigo propone due corsi di studi professionalizzanti: uno per diventare operatore edile, l’altro per operatore di impianti termo – idraulici. Entrambi i percorsi garantiscono l’acquisizione di competenze immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Ogni piano di studi prevede circa 1000 ore di attività all’anno che si sviluppano in lezioni teoriche in aula, attività quotidiane di laboratorio e oltre 300 ore di tirocinio formativo in azienda. Grande attenzione viene riservata anche alla digitalizzazione dei processi in cantiere
    e nei luoghi di lavoro.

  • A chi si rivolgono i percorsi formativi?

    I due percorsi scolastici proposti dalla Scuola Edile di Rovigo si rivolgono ai ragazzi di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che abbiano conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado (scuola media). Assistedil, inoltre, guarda all’intera filiera attivando continuamente corsi di formazione, di aggiornamento e di consulenza che consentono, a chi già lavora, di rimanere sempre al passo con i tempi. Solo adeguandosi alle mutazioni del
    mondo dell’edilizia e dell’idraulica riusciremo a mantenere e migliorare il patrimonio architettonico italiano.